_Seconda Edizione_
Borgonovo V.T (Piacenza)
_Seconda Edizione_
Borgonovo V.T (Piacenza)
Finalmente, dopo molti sforzi da parte di tanti, apre il Primo Centro di Riuso del Comune di Borgonovo VT. !!! Cose da pazzi !!!
Sicuramente un grazie alla preziosa collaborazione del Comune di Borgonovo VT, nella persona dell’Assessore all’Urbanistica, Mazzocchi.
https://www.facebook.com/centroriuso.cosedapazzi.3
thanks all!
NUOVO SERVIZIO (2019)
“CASETTA PER L’AUTONOMIA”
Nel cortile interno (a poche decine di metri dalla sede principale) si trova la “CASETTA”, una piccola struttura indipendente, attualmente convenzionata per n° 4 posti con l’AUSL di Piacenza, servizio di Psichiatria di Collegamento, con cucina, servizi, salone ricreativo, due stanze, ampio cortile indipendente.
La “CASETTA”, accoglie progetti di residenzialità adulta di alta-alta-autonomia, ovvero persone quasi pronte al reinserimento sociale ma che necessitano ancora di un accompagnamento educativo dedicato nella gestione della quotidianità.
Cooperativa Sociale “Le Nuvole”
Cod.Fisc 01694920339
CARTA DEI SERVIZI
COOPERATIVA SOCIALE
“LE NUVOLE
(DON ORIONE BORGONOVO V.T.)
RESIDENZIALITA’ MINORI
Via Sarmato n° 18 _ 29011 (PC) _
x info _TEL 0523/862646 _ cell 329/6265551
mail_ orione.borgonovo@libero.it
INDICE
SAN LUIGI ORIONE
LA CARTA DEI SERVIZI
LA COOPERATIVA Le nuvole Vision, Mission, Valori
LA SEDE
IL PERSONALE EDUCATIVO ruoli e funzioni
LA COMUNITA’ AD ALTA AUTONOMIA PER MINORI Nuova Casa Don Orione 2
I COSTI E LA RETTA
1. SAN LUIGI ORIONE
San Luigi Orione ha sempre avuto una speciale attenzione per il mondo giovanile, ed in particolare per i ragazzi a rischio di povertà, devianza ed emarginazione.
Dalla sua visione del giovane emerge uno stile che rimane perennemente valido e che è fondato sul famoso motto: “Fare del bene sempre, fare del bene a tutti, del male mai a nessuno”.
Esso si concretizza e si delinea in un vero e proprio sistema educativo, con cui egli intendeva esortare i propri collaboratori ad uno stile relazionale profondamente intenso ed umanizzante, fondato sull’amore cristiano e sulla fiducia: l’ospite di ogni casa o istituto “deve persuadersi che siamo interessati a fargli del bene e che viviamo non per noi ma per lui…che il suo bene è il nostro bene, che le sue gioie sono le nostre gioie, e le sue pene, i suoi dolori sono pene nostre e nostri sono i suoi dolori. Egli deve anche sentire che siamo pronti a fare per lui dei sacrifici”.
2. LA CARTA DEI SERVIZI
La finalità della Carta dei Servizi (in applicazione della legge 328/2000) è di presentare alle famiglie, alla comunità territoriale, ai servizi sociali, alle pubbliche amministrazioni […] i princìpi e le metodologie del servizio, l’organizzazione, gli strumenti di verifica e di misurazione del lavoro svolto.
La Carta dei Servizi offre quindi un vero e proprio strumento di controllo della qualità erogata e può essere considerata una sorta di patto tra gli ospiti, operatori e amministratori.
La Carta dei Servizi è uno strumento dinamico, sottoposto a verifica almeno una volta all’anno e revisionato ogni qualvolta sia necessario.
La Carta dei Servizi è a disposizione dell’utenza presso le sedi operative dei servizi e presso gli uffici amministrativi.
3. LA COOPERATIVA Le nuvole
Vision, Mission, Valori
Il giorno 8 maggio 2015 si è costituita la Cooperativa Sociale “Le Nuvole”.
Il consiglio amministrativo é formato da cinque persone, tre del territorio di Borgonovo, che lavorano da tempo nella sfera educativa, due esterni con ruoli di rilievo nella provincia religiosa di San Benedetto Orione.
La cooperativa nasce dall’esigenza di continuare, far crescere e migliorare un servizio di ospitalità già in essere.
Grazie al Santo Don Luigi Orione infatti la storia di accoglienza, accettazione ed aiuto a persone svantaggiate ha in Borgonovo Val Tidone radici ben più lontane: fu lo stesso Don Orione a volere una struttura nel paese per poter riceve tutti i ragazzi orfani e dar loro un posto dove stare e una scuola dove studiare ed imparare un mestiere.
La cooperativa si prefigge di stare realmente accanto agli “ultimi”, il fine é quello di creare quei presupposti di emulazione e di esempio, che rappresentino il germoglio della speranza per ogni Comunità.
In questo senso la Cooperativa vuole promuovere lo spirito e il carisma orionino.
La Cooperativa Sociale “Le Nuvole”, conformemente all’articolo 1 della Legge 381/1991, non ha scopo di lucro e si propone di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini sviluppando fra essi lo spirito mutualistico e solidaristico mediante la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi.
L’obiettivo é quello di conseguire solidarietà sociale, di sostegno delle famiglie e di persone disagiate; nei settori dell’assistenza sociale e socio sanitaria, della istruzione e formazione, a favore degli anziani, minori e soggetti fragili, per assicurare le migliori condizioni di vita sotto il profilo morale, sociale e materiale, e per prevenire, ridurre e rimuovere le situazioni di bisogno, di rischio e di emarginazione.
4. LA SEDE
La struttura nella quale hanno sede le due comunità residenziali è distribuita su tre piani.
Al piano terrasi trova la zona giorno, con l’ingresso, ufficio del personale educativo, ufficio del coordinatore e della direzione, un’ampia stanza adibita alle attività ricreative (giochi, tv, lettura, tempo libero), la cucina e il refettorio, due locali per il servizio lavanderia e stireria, bagni per gli ospiti e il personale.
Al secondo pianosi trovano le camere da letto adibite per il gruppo dei minorenni (9 stanze) tutte con bagno privato, due stanze per i momenti di studio, un locale soggiorno e refettorio, una stanza lavanderia, una stanza con raccoglitori individuali per la biancheria sporca, una stanza per la biancheria della casa (lenzuola, coperte, asciugamani, indumenti di scorta), una camera per il turno notturno del personale, una stanza adibita a ufficio per l’educatore, un ufficio direzionale.
Adiacente alla comunità,tutto recintato, un campo da calcio con illuminazione e un ampio cortile, campo da bocce e da pallavolo.
In prossimità del campo da calcio si trova l’orto della struttura: coltivato, curato e gestito integralmente dagli ospiti della struttura (con la supervisione dell’équipe educativa).
5. IL PERSONALE EDUCATIVO ruoli e funzioni
Un direttore di comunità (full time) con le seguenti funzioni:
gestione delle forniture delle strutture
certificazioni e documentazioni burocratiche
gestione amministrativa del personale
pratiche legali
intercettazioni e progettazioni di bandi regionali / statali / europei
gestione operativa degli spazi delle strutture
gestione della rete di coordinamento con gli organismi della Provincia Religiosa Don Orione
Un coordinatore di comunità (full time) con le seguenti funzioni:
coordinare l’équipe educativa
supervisionare i PEI elaborati dagli educatori (cadenza trimestrale)
gestire la casa sul piano organizzativo e concordare con il responsabile dell’area del personale orari di lavoro, permessi e ferie degli operatori
valutare e concordare, in accordo con i Servizi invianti, le ammissioni e le dimissioni degli ospiti
tenere costantemente aggiornati i Servizi invianti rispetto all’ andamento specifico del percorso individuale di ogni ospite della struttura
gestire con i Servizi territoriali, formali, informali e le istituzioni coinvolgendo l’équipe nei processi decisionali
Un coordinatore-educatore dell’area adulti (full time) con le seguenti funzioni:
coordinare le progettazioni degli adulti (PEA)
monitorare l’organizzazione delle terapie farmacologiche
gestione delle progettazioni sanitarie
aggiornamento, tramite relazioni trimestrali, dell’andamento in comunità dei soggetti adulti (obiettivi specifici)
colloqui settimanali
relazioni con le famiglie degli ospiti
incontri protetti
Cinque operatori socio-educativi (full time),
tre operatori socio-educativi (part-time)
con le seguenti funzioni:
colloqui – relazionali giornalieri con ogni singolo minore
organizzare e progettare la vita complessiva della comunità
stendere con i ragazzi, in accordo con i Servizi territoriali, il progetto educativo individualizzato (PEI)
tenere i rapporti con il territorio e costruire, laddove possibile, le reti necessarie per la realizzazione dei singoli progetti individualizzati
svolgere attività di tutoring, alfabetizzazione e accompagnamento
seguire i rapporti con le scuole e con i datori di lavoro (ove presenti)
gestire con i ragazzi tutti gli ambiti della vita quotidiana (aspetti sanitari, legali, scolastici…)
gestione degli incontri protetti
monitorare, laddove richiesto, l’andamento dei rientri a casa del minore
Una cuoca (part-time)
Una donna di servizio(part-time)
SUPERVISIONEper l’Equipe Educativa
L’équipe educativa si avvale annualmente di un percorso di SUPERVISIONE (come da disposizioni di legge) con uno Psicologo-Psicoterapeuta esterno all’équipe al fine di supportare il personale educativo nella gestione psico-emotiva dei propri vissuti.
6. LA COMUNITA’ AD ALTA AUTONOMIA PER MINORI
Nuova Casa Don Orione 2
Destinatari
Le richieste di intervento e le domande di aiuto a cui cerchiamo di rispondere sono rivolte a situazioni di disagio e di devianza di pre-adolescenti, adolescenti e giovani adulti maschi (16-18 anni) che possono essere così elencati:
Ragazzi con disagio che vivono in condizioni sociali e familiari difficili e rischiose per un adeguato sviluppo di età evolutiva, sottoposti ad eventuali procedimenti civili e/o un affido presso i Servizi Sociali per i quali sia ritenuto utile il collocamento in una comunità (ad esempio minori maltrattati, provenienti da famiglie problematiche, minori in stato di abbandono e privi di legami famigliari, minori con difficoltà relazionali, affettive ed emotive).
Giovani che provengono da fenomeni di emigrazione (Minori Stranieri Non Accompagnati)e che sono a rischio di sfruttamento e/o coinvolgimento in attività illecite o illegali.
Ragazzi autori di reati quindi con vincoli giuridici, ai quali è stato prescritto dal Tribunale per Minorenni il collocamento in comunità o con progetti specifici di messa alla prova.
Giovani con prosieguo amministrativo (post 18 anni),questi ultimi saranno ospitati, se già sufficientemente autonomi, all’interno della comunità di Housing Sociale Casa dell’accoglienza.
Il progetto educativo (PEI) : principi e finalità
Nello stendere il progetto educativo per i servizi rivolti ai minori siamo partiti dal presupposto e dalla consapevolezza che qualsiasi intervento rivolto ad essi può avere senso e significato se si riesce a partire dalle loro esigenze e dai loro bisogni: quando questi, come spesso o quasi fisiologicamente in adolescenza accade, non sono facilmente traducibili in parole. E’ compito degli adulti offrire spazi e contesti di ascolto e di confronto perché gradualmente il loro groviglio di pensieri, sentimenti e paure si dipani almeno quel poco per poter co-costruire con loro un progetto che abbia valore non tanto e non solo per l’educatore, ma in primo luogo per il ragazzo stesso. I princìpi che orienteranno i nostri interventi sono pertanto:
Accogliere L’accoglienza, soprattutto con le persone in età evolutiva, si caratterizza non solo con l’andare incontro all’altro, ma in modo particolare un “prenderlo con sè” per affiancarlo e accompagnarlo nel proprio percorso di crescita. Accogliere significa ascoltare, accettare, osservare, comprendere, senza aprioristici giudizi di valore, la persona e le sue esperienze di vita nella loro globalità. L’accoglienza consiste anche nel fornire ai ragazzi ospitati un ambiente predisposto appositamente per essere un approdo confortevole, che offra loro opportunità adeguate per esprimere, non solo i bisogni, le storie e le difficoltà che hanno facilitato percorsi problematici, ma anche quel repertorio di abilità, risorse, competenze in riferimento alle quali pensare e costruire un eventuale progetto di cambiamento.
Personalizzare Consideriamo le persone uniche e irripetibili nella loro soggettività. Questo principio si concretizza nella scelta di differenziare il percorso comunitario di ogni ragazzo, sia a livello progettuale, sia alivello operativo. Le linee guida che orienteranno poi la costruzione dei nostri progetti educativi individualizzati (PEI) saranno improntate al far sperimentare ai ragazzi i valori del diventare adulti responsabili.
7. I COSTI E LA RETTA
La retta richiesta per la permanenza presso le nostre due strutture è di importo variabile in rapporto alla specificità di ogni singola situazione di presa in carico.
Viene concordata precedentemente l’ingresso in struttura dell’ospite tra il responsabile della struttura e i Servizi invianti (da un minimo di 70 euro giornalieri a un massimo di 100 euro giornalieri + IVA, in considerazione ai servizi integrativi richiesti).
Eventuali aumenti verranno comunicati ai Servizi dalla direzione amministrativa.
Cooperativa Sociale “Le Nuvole”
Cod.Fisc 01694920339
CARTA DEI SERVIZI
COOPERATIVA SOCIALE
“LE NUVOLE
(DON ORIONE BORGONOVO V.T.)
RESIDENZIALITA’ ADULTI
Via Sarmato n° 18 _ 29011 (PC) _
x info _TEL 0523/862646 _ cell 329/6265551
mail_ orione.borgonovo@libero.it
INDICE
SAN LUIGI ORIONE
LA CARTA DEI SERVIZI
LA COOPERATIVA Le nuvole Vision, Mission, Valori
LA SEDE
IL PERSONALE EDUCATIVO ruoli e funzioni
LA COMUNITA’ DI HOUSING SOCIALE Casa dell’accoglienza
I COSTI E LA RETTA
1. SAN LUIGI ORIONE
San Luigi Orione ha sempre avuto una speciale attenzione per il mondo giovanile, ed in particolare per i ragazzi a rischio di povertà, devianza ed emarginazione.
Dalla sua visione del giovane emerge uno stile che rimane perennemente valido e che è fondato sul famoso motto: “Fare del bene sempre, fare del bene a tutti, del male mai a nessuno”.
Esso si concretizza e si delinea in un vero e proprio sistema educativo, con cui egli intendeva esortare i propri collaboratori ad uno stile relazionale profondamente intenso ed umanizzante, fondato sull’amore cristiano e sulla fiducia: l’ospite di ogni casa o istituto “deve persuadersi che siamo interessati a fargli del bene e che viviamo non per noi ma per lui…che il suo bene è il nostro bene, che le sue gioie sono le nostre gioie, e le sue pene, i suoi dolori sono pene nostre e nostri sono i suoi dolori. Egli deve anche sentire che siamo pronti a fare per lui dei sacrifici”.
2. LA CARTA DEI SERVIZI
La finalità della Carta dei Servizi (in applicazione della legge 328/2000) è di presentare alle famiglie, alla comunità territoriale, ai servizi sociali, alle pubbliche amministrazioni […] i princìpi e le metodologie del servizio, l’organizzazione, gli strumenti di verifica e di misurazione del lavoro svolto.
La Carta dei Servizi offre quindi un vero e proprio strumento di controllo della qualità erogata e può essere considerata una sorta di patto tra gli ospiti, operatori e amministratori.
La Carta dei Servizi è uno strumento dinamico, sottoposto a verifica almeno una volta all’anno e revisionato ogni qualvolta sia necessario.
La Carta dei Servizi è a disposizione dell’utenza presso le sedi operative dei servizi e presso gli uffici amministrativi.
3. LA COOPERATIVA Le nuvole
Vision, Mission, Valori
Il giorno 8 maggio 2015 si è costituita la Cooperativa Sociale “Le Nuvole”.
Il consiglio amministrativo é formato da cinque persone, tre del territorio di Borgonovo, che lavorano da tempo nella sfera educativa, due esterni con ruoli di rilievo nella provincia religiosa di San Benedetto Orione.
La cooperativa nasce dall’esigenza di continuare, far crescere e migliorare un servizio di ospitalità già in essere.
Grazie al Santo Don Luigi Orione infatti la storia di accoglienza, accettazione ed aiuto a persone svantaggiate ha in Borgonovo Val Tidone radici ben più lontane: fu lo stesso Don Orione a volere una struttura nel paese per poter riceve tutti i ragazzi orfani e dar loro un posto dove stare e una scuola dove studiare ed imparare un mestiere.
La cooperativa si prefigge di stare realmente accanto agli “ultimi”, il fine é quello di creare quei presupposti di emulazione e di esempio, che rappresentino il germoglio della speranza per ogni Comunità.
In questo senso la Cooperativa vuole promuovere lo spirito e il carisma orionino.
La Cooperativa Sociale “Le Nuvole”, conformemente all’articolo 1 della Legge 381/1991, non ha scopo di lucro e si propone di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini sviluppando fra essi lo spirito mutualistico e solidaristico mediante la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi.
L’obiettivo é quello di conseguire solidarietà sociale, di sostegno delle famiglie e di persone disagiate; nei settori dell’assistenza sociale e socio sanitaria, della istruzione e formazione, a favore degli anziani, minori e soggetti fragili, per assicurare le migliori condizioni di vita sotto il profilo morale, sociale e materiale, e per prevenire, ridurre e rimuovere le situazioni di bisogno, di rischio e di emarginazione.
4. LA SEDE
La struttura nella quale hanno sede le due comunità residenziali è distribuita su tre piani.
Al piano terrasi trova la zona giorno, con l’ingresso, ufficio del personale educativo, ufficio del coordinatore e della direzione, un’ampia stanza adibita alle attività ricreative (giochi, tv, lettura, tempo libero), la cucina e il refettorio, due locali per il servizio lavanderia e stireria, bagni per gli ospiti e il personale.
Al primo pianosi trovano le camere da letto adibite per il gruppo degli adulti (11 stanze) tutte con bagno privato, una stanza lavanderia, una stanza biblioteca, una stanza per la biancheria della casa (lenzuola, coperte, asciugamani, indumenti di scorta).
NUOVO SERVIZIO (2019)
“CASETTA PER L’AUTONOMIA”
Nel cortile interno (a poche decine di metri dalla sede principale)si trova la “CASETTA”, una piccola struttura indipendente, attualmente convenzionata per n° 4 posti con l’AUSL di Piacenza, servizio di Psichiatria di Collegamento,
con cucina, servizi, salone ricreativo, due stanze, ampio cortile indipendente.
La “CASETTA”, accoglie progetti di residenzialità adulta di alta-alta-autonomia, ovvero persone quasi pronte al reinserimento sociale ma che necessitano ancora di un accompagnamento educativo dedicato nella gestione della quotidianità.
Adiacente alla comunità,tutto recintato, un campo da calcio con illuminazione e un ampio cortile, campo da bocce e da pallavolo.
In prossimità del campo da calcio si trova l’orto della struttura: coltivato, curato e gestito integralmente dagli ospiti della struttura (con la supervisione dell’équipe educativa).
5. IL PERSONALE EDUCATIVO ruoli e funzioni
Un direttore di comunità (full time) con le seguenti funzioni:
gestione delle forniture delle strutture
certificazioni e documentazioni burocratiche
gestione amministrativa del personale
pratiche legali
intercettazioni e progettazioni di bandi regionali / statali / europei
gestione operativa degli spazi delle strutture
gestione della rete di coordinamento con gli organismi della Provincia Religiosa Don Orione
Un coordinatore di comunità (full time) con le seguenti funzioni:
coordinare l’équipe educativa
supervisionare i PEI elaborati dagli educatori (cadenza trimestrale)
gestire la casa sul piano organizzativo e concordare con il responsabile dell’area del personale orari di lavoro, permessi e ferie degli operatori
valutare e concordare, in accordo con i Servizi invianti, le ammissioni e le dimissioni degli ospiti
tenere costantemente aggiornati i Servizi invianti rispetto all’ andamento specifico del percorso individuale di ogni ospite della struttura
gestire con i Servizi territoriali, formali, informali e le istituzioni coinvolgendo l’équipe nei processi decisionali
Un coordinatore-educatore dell’area adulti (full time) con le seguenti funzioni:
coordinare le progettazioni degli adulti (PEA)
monitorare l’organizzazione delle terapie farmacologiche
gestione delle progettazioni sanitarie
aggiornamento, tramite relazioni trimestrali, dell’andamento in comunità dei soggetti adulti (obiettivi specifici)
colloqui settimanali
relazioni con le famiglie degli ospiti
incontri protetti
Cinque operatori socio-educativi(full time),
tre operatori socio-educativi(part-time)
con le seguenti funzioni:
colloqui – relazionali giornalieri con ogni singolo minore
organizzare e progettare la vita complessiva della comunità
stendere con i ragazzi, in accordo con i Servizi territoriali, il progetto educativo individualizzato (PEI)
tenere i rapporti con il territorio e costruire, laddove possibile, le reti necessarie per la realizzazione dei singoli progetti individualizzati
svolgere attività di tutoring, alfabetizzazione e accompagnamento
seguire i rapporti con le scuole e con i datori di lavoro (ove presenti)
gestire con i ragazzi tutti gli ambiti della vita quotidiana (aspetti sanitari, legali, scolastici…)
gestione degli incontri protetti
monitorare, laddove richiesto, l’andamento dei rientri a casa del minore
Una cuoca (part-time)
Una donna di servizio(part-time)
SUPERVISIONE per l’Equipe Educativa
L’équipe educativa si avvale annualmente di un percorso di SUPERVISIONE (come da disposizioni di legge) con uno Psicologo-Psicoterapeuta esterno all’équipe al fine di supportare il personale educativo nella gestione psico-emotiva dei propri vissuti.
6. LA COMUNITA DI HOUSING SOCIALE “CASA DELL’ACCOGLIENZA”
Il Servizio di Housing Sociale nasce nel 2015 dopo un approfondito studio di settore condotto da un consulente-perito esterno rispetto ai bisogni del territorio per quanto riguarda l’area Socio-Sanitaria.
L’indagine ha evidenziato la necessità di creare una struttura ricettiva di adulti in disagio socio-sanitario (18-65 anni). Dal settembre 2015 ad oggi, infatti tra la Casa dell’Accoglienza e il Servizio Sanitario Nazionale AUSL (Psichiatria di Collegamento di Piacenza), é in essere una convenzione per la ricettività di numero 19 ospiti.
Destinatari
Ospitiamo, con la massima flessibilità relativa alla permanenza in struttura (breve, medio o lungo periodo), adulti di sesso sia maschile che femminile in situazioni di disagio per ragioni di natura psico-sociale: con invii da parte del Servizio Psichiatrico, Neuropsichiatrico, invii da parte dei Ser.T, oppure adulti che necessitano di collocamenti temporanei di sollievo, nonché progettazione esclusivamente diurne.
Il progetto educativo: principi e finalità
La Casa dell’Accoglienza offre ai suoi ospiti adulti un percorso educativo individualizzato adulti (PEA) concordato con i Servizi invianti e modellato sulle specifiche esigenze e bisogni di ognuno.
In generale l’offerta formativa della Casa dell’Accoglienza riguarda i seguenti ambiti:
animazione e attività di laboratori-lavoro
monitoraggio e somministrazione dei farmaci e delle terapie (qualora richiesto)
prevenzione ed educazione sanitaria
richiesta e accompagnamento visite specialistiche
colloqui specifci
incontri psicologici con le famiglie degli ospiti, incontri protetti
orientamento all’autonomia
orientamento e formazione al lavoro
Accogliere L’accogliere, si caratterizza non solo con l’andare incontro all’altro, ma in modo particolare un “prenderlo con sé” per affiancarlo e accompagnarlo nel proprio percorso di autonomiae adultizzazione. Accogliere significa ascoltare, accettare, osservare, comprendere, senza aprioristici giudizi di valore, la persona e le sue esperienze di vita nella loro globalità. L’accoglienza consiste anche nel fornire un ambiente predisposto appositamente per essere un approdo confortevole, che offra loro opportunità adeguate per esprimere, non solo i bisogni, le storie e le difficoltà che hanno facilitato percorsi problematici, ma anche quel repertorio di abilità, risorse, competenze in riferimento alle quali pensare e costruire un eventuale progetto di cambiamento.
Personalizzare Consideriamo le persone uniche e irripetibili nella loro soggettività. Questo principio si concretizza nella scelta di differenziare il percorso comunitario di ogni adulto, sia a livello progettuale, sia a livello operativo. Le linee guida che orienteranno poi la costruzione dei nostri progetti educativi individualizzati adulti (PEA)saranno improntate al far sperimentare ad ogni persona la responsabilità e l’importanza dell’essere adulto nelle scelte di vita.
7. I COSTI E LA RETTA
La retta richiesta per la permanenza presso le nostre due strutture è di importo variabile in rapporto alla specificità di ogni singola situazione di presa in carico.
Viene concordata precedentemente l’ingresso in struttura dell’ospite tra il responsabile della struttura e i Servizi invianti (da un minimo di 42 euro giornalieri a un massimo di 100 euro giornalieri + IVA, in considerazione ai servizi integrativi richiesti).
Eventuali aumenti verranno comunicati ai Servizi dalla direzione amministrativa.
Le strutture del Don Orione di Borgonovo collaborano con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza _Facoltà di Scienze della Formazione_ in questo interessante evento che promuove la conoscenza e l’incontro tra le realtà lavorative socio-sanitarie del territorio e giovani candidati per nuove posizioni lavorative.
.
Il Consigliere Provinciale Don Maurizio Macchi, accompagnato dall’Economo Provinciale Don Walter Groppello, ha fatto visita alla realtà orionina di Borgonovo.
San Luigi Orione ha sempre avuto una speciale attenzione per il mondo giovanile, ed in particolare per i ragazzi a rischio di povertà, devianza ed emarginazione, ed ha sempre avuto un legame speciale con questa casa (anche se oggi la sede non è più nell’edificio conosciuto da Don Orione), tanto da esprimere il desiderio di finire qui i suoi giorni terreni.
Oggi a Borgonovo convivono diverse realtà, tutte orientate alla promozione sociale ed umana:
– Il Gruppo Ex Allievi, oltre a mantenere vivo lo Spirito ed il Carisma di Don Orione con incontri e raduni, il gruppo porta avanti diverse attività di promozione umana e sociale, tra cui la Banda Musicale Don Orione, oltre ad essere sempre presenti e partecipi nell’organizzazione di eventi e nella custodia e gestione degli immobili della Congregazione.
– L’Endo-Fap, centro di formazione professionale, accoglie tra le sue aule e laboratori i ragazzi in età scolare che frequentano i corsi per Elettricisti e Meccanici, favorendo l’inclusione e la crescita anche di quei soggetti con maggior disagio e difficoltà. Molta attenzione è posta anche nei confronti degli adulti disoccupati, con corsi di formazione volti a favorire il reinserimento lavorativo. Durante la visita, i Consiglieri hanno potuto visitare i laboratori, parlare con i ragazzi ed incontrare una classe di adulti in formazione come O.S.S..
– Altro perno della presenza orionina a Borgonovo è la Comunità “Nuova Casa Don Orione”, gestita dalla cooperativa sociale “Le Nuvole”, in dialogo e confronto continuo con la Congregazione. Questa realtà offre un duplice servizio: accoglie i minori che vivono in condizioni sociali e familiari difficili e rischiose per un adeguato sviluppo di età evolutiva, sottoposti ad eventuali procedimenti civili e/o un affido presso i Servizi Sociali per i quali sia ritenuto utile il collocamento in una comunità. Alcuni di questi giovani frequentano l’attiguo Endo-Fap, in un dialogo e collaborazione costanti tra la comunità alloggio ed il centro di formazione; ospita e segue adulti in situazioni di disagio per ragioni di natura psico-sociale, segnalati dal Servizio Psichiatrico, Neuropsichiatrico e con invii da parte dei Sert, oppure adulti che necessitano di collocamenti temporanei.
Il dialogo tra i Consiglieri ed i responsabili locali delle varie realtà, la visita agli ambienti ed alle strutture, il confronto sulle criticità, i progetti futuri, i sogni di sviluppo, hanno permesso di condividere gli obiettivi e tracciare delle linee guida comuni, delineare le strategie e gli interventi necessari a promuovere e sviluppare le attività di Borgonovo.
Papa Francesco ci ha ricordato che ci sono ancora molti, troppi che si sentono dei “sassolini scartati”. Ecco una testimonianza di come un giovane sradicato dal suo paese può trovare di nuovo un senso alla sua vita, grazie alle persone che lo hanno accolto. Questa sono le parole di Francesca, la responsabile della comunità per minori stranieri di Borgonovo Val Tidone (PC), gestita dalla Cooperativa Sociale le Nuvole. ” Vorrei condividere con voi la storia di un ragazzo che è stato ospitato da noi come minore straniero non accompagnato. Per motivi di privacy e anche per praticità lo chiamerò Luca. Luca è un ragazzo di 17 anni, che circa un anno fa, ha deciso di lasciare il Pakistan, la sua famiglia, i suoi amici e la sua casa per venire in Italia. Il suo viaggio è cominciato con altri 200 ragazzi che a piedi e con mezzi di fortuna hanno attraversato il Pakistan poi l’Iran, l’Iraq, la Turchia, la Bulgaria, la Serbia, la Croazia e infine l’Austria dove hanno preso un treno fino in Italia. I media lo chiamano viaggio della speranza. Di fatto è occorso circa un mese (ma su questo Luca è molto confuso) per arrivare a destinazione. Quello che è accaduto durante tutto il percorso è a dir poco traumatico. La paura, gli scontri con gli altri ragazzi e uomini, anch’essi impauriti, alcuni crudeli, le condizioni igieniche, il passaggio in Paesi colpiti dalla guerra, la fame, la sete e la fatica hanno trasformato un ragazzo sano in un uomo che oggi ha tanti problemi. A Luca è stato diagnosticato qui in Italia un disturbo post traumatico da stress. A questo punto vi domanderete, perché ha deciso di partire a queste condizioni? Luca è partito dal Pakistan perché il padre versa in pessime condizioni di salute. Ha due fratelli più piccoli e una madre che li accudisce. Inoltre il regime di terrore che i talebani applicano nei piccoli borghi e paesini, prevede che il figlio più grande di ogni famiglia si arruoli per proseguire la causa degli estremisti. Ecco perché Luca è partito. Vorrebbe trovare casa e lavoro in Italia, e in un futuro far arrivare qui il resto della sua famiglia, per poter dare le migliori cure al padre ed un futuro migliore ai suoi fratelli. Vi chiedo un ulteriore sforzo. Pensate ora ai genitori di Luca. Provate ad immaginare un genitore che saluta un figlio che ha di fronte il già descritto “viaggio della speranza”. Che non ha idea di dove arriverà e di come riuscirà a sopravvivere il proprio ragazzo. A volte è difficile, presi come siamo dai nostri problemi, dal lavoro, dai figli e tutto il resto, accettare e trovare il tempo per aiutare altre persone. Spesso i media fomentano l’odio per lo straniero che può accedere a servizi pagati dal nostro Stato che, purtroppo, ha già risorse così limitate. Ma se riuscissimo a fermarci e a metterci nei panni dei genitori di Luca, a sentire l’ansia che devono provare ogni giorno a sapere il figlio così lontano da loro, forse cambierebbe il nostro approccio. Mi piace pensare che oggi possano essere più sereni, perché Luca, dall’altra parte del mondo, ha trovato la nostra famiglia orionina che ogni giorno si prende cura di lui e lavora con lui per un futuro più dignitoso. Ecco quello che facciamo in comunità ogni giorno con questi ragazzi. Diamo speranza e un briciolo di serenità alle famiglie in diverse parti del mondo.”