LA COMUNITA’ AD ALTA AUTONOMIA PER MINORI Nuova Casa Don Orione 2
Destinatari
Le richieste di intervento e le domande di aiuto a cui cerchiamo di rispondere
sono rivolte a situazioni di disagio e di devianza di pre-adolescenti,
adolescenti e giovani adulti (16-18 anni) che possono essere così elencati:
– Ragazzi con disagio che vivono in condizioni sociali e familiari difficili
e rischiose per un adeguato sviluppo di età evolutiva, sottoposti ad
eventuali procedimenti civili e/o un affido presso i Servizi Sociali per i
quali sia ritenuto utile il collocamento in una comunità (ad esempio
minori maltrattati, provenienti da famiglie problematiche, minori in
stato di abbandono e privi di legami famigliari, minori con diffcoltà
relazionali, affettive ed emotive).
– Giovani che provengono da fenomeni di emigrazione (Minori Stranieri
Non Accompagnati) e che sono a rischio di sfruttamento e/o
coinvolgimento in attività illecite o illegali.
– Ragazzi autori di reati quindi con vincoli giuridici (messa alla prova), ai quali è stato
prescritto dal Tribunale per Minorenni il collocamento in comunità.
– Giovani con prosieguo amministrativo (post 18 anni), questi ultimi
saranno ospitati, se già suffcientemente autonomi, all’interno della
comunità di Housing Sociale Casa dell’accoglienza.
Il progetto educativo: principi e fnalità
Nello stendere il progetto educativo per i servizi rivolti ai minori siamo
partiti dal presupposto e dalla consapevolezza che qualsiasi intervento
rivolto ad essi può avere senso e signifcato se si riesce a partire dalle loro
esigenze e dai loro bisogni: quando questi, come spesso o quasi
fsiologicamente in adolescenza accade, non sono facilmente traducibili in
parole. E’ compito degli adulti offrire spazi e contesti di ascolto e di confronto
perché gradualmente il loro groviglio di pensieri, sentimenti e paure si dipani
almeno quel poco per poter co-costruire con loro un progetto che abbia valore
non tanto e non solo per l’educatore, ma in primo luogo per il ragazzo stesso. I
princìpi che orienteranno i nostri interventi sono pertanto:
- Accogliere
L’accoglienza, soprattutto con le persone in età evolutiva,
si caratterizza non solo con l’andare incontro all’altro, ma in modo
particolare un “prenderlo con sè” per affancarlo e accompagnarlo nel proprio
percorso di crescita. Accogliere signifca ascoltare, accettare, osservare,
comprendere, senza aprioristici giudizi di valore, la persona e le sue
esperienze di vita nella loro globalità. L’accoglienza consiste anche nel fornire
ai ragazzi ospitati un ambiente predisposto appositamente per essere un
approdo confortevole, che offra loro opportunità adeguate per esprimere, non
solo i bisogni, le storie e le diffcoltà che hanno facilitato percorsi
problematici, ma anche quel repertorio di abilità, risorse, competenze in
riferimento alle quali pensare e costruire un eventuale progetto di
cambiamento.
- Personalizzare
Consideriamo le persone uniche e irripetibili nella
loro soggettività. Questo principio si concretizza nella scelta di differenziare
il percorso comunitario di ogni ragazzo, sia a livello progettuale, sia alivello
operativo. Le linee guida che orienteranno poi la costruzione dei nostri
progetti educativi individualizzati (PEI) saranno improntate al far
sperimentare ai ragazzi i valori del diventare adulti responsabili.